Quando lessi per la prima volta le “regole” che sono alla base del progetto OCOLOY mi resi conto che sarebbe stato un impegno non indifferente. Il dedicarsi alla ricerca della propria poetica, e ancor prima all’ambizione di essere Autore non è cosa da poco. La costanza che si deve necessariamente dedicare al progetto è alla base della “possibile” crescita. La scelta di una sola focale da utilizzare coincide con una mia scelta personale attuata poco più di un anno addietro, può sembrare inizialmente una limitazione, ma in realtà sollecita il tuo “occhio-pensiero” in molti modi. Le possibilità infinite di riprodurre una porzione di reale possono quasi risultare “immobilizzanti” a tratti, tanta realtà tra cui scegliere, questa grande libertà alla base del progetto ti conduce a cercare il tuo “punto di vista”, diventando così necessità primaria. Il primo passo del progetto OCOLOY credo sia proprio questo, trovare la propria visione. Quindi un percorso, non un arrivo, per comprendere il mio modo di vedere il mondo. Gli scatti qui esposti sono per me un’indicazione da seguire, un dito puntato che indica la direzione in cui muovermi; sono, con molta probabilità, dei punti interrogativi cui spero di poter fornire delle risposte. |
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