Ho intrapreso l’avventura di OCOLOY per puro divertimento, ma consapevole che si tratta, comunque, di un approccio didattico alla fotografia. Libero di fotografare ciò che attira la mia attenzione, senza avere né un soggetto né un tema da seguire, con il solo vincolo dell’attrezzatura fotografica (una sola fotocamera ed una sola focale), che ho scelto di usare per un anno intero, e della selezione, da un massimo di 72 scatti settimanali, solo 2 foto da stampare, così da avere alla fine di ogni mese 8 immagini per me “significative”; da mostrare agli altri compagni d’avventura durante l’incontro mensile di condivisione e confronto del proprio percorso fotografico. Quello che mi ha dato OCOLOY è la possibilità di seguire maggiormente l’istinto e la creatività, di confrontarmi con altri fotografi, per continuare il lungo percorso che, dall’affinamento del gusto, mi porterà a trovare un mio stile personale, aspirando così, da “grande”, a diventare un autore. |
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