OCOLOY ha profondamente cambiato il senso della mia fotografia e la percezione degli attimi, anche quelli apparentemente più insignificanti. Messa da parte la mia Rollei 6006 ed il suo rassicurante mirino a pozzetto ho scelto la compatta Ricoh GR in grado di ampliare le possibilità operative e la portabilità nell’uso quotidiano. Non più in un atteggiamento rigido e “chino” verso la realtà, ma un entrare dentro quasi a contatto fisico e con la possibilità di orientare la piccola GR secondo angolazioni impensabili. Giorno dopo giorno mi sono ritrovato ad osservare la strada, gli oggetti, le persone… la vita, alla ricerca di una sorta di organizzazione visiva che rispecchiasse le mie preferenze inconsce. Ed ecco che lo sguardo si lancia nella continua ricerca di linee, cerchi, triangoli, convergenze e divergenze, volti, espressioni, luci, colori... Nessuna regola, nessun rigore progettuale, ma solo il piacere di vedere, percepire e a volte prevedere la realtà. Un lento ed incessante processo di visione in tre dimensioni da ridurre, attraverso quell’unico obiettivo, alle due dimensioni. OCOLOY non è un punto di partenza e neanche un punto di arrivo, ma un processo di sperimentazione continua, un modo per appropriarsi delle proprie limitazioni, abbandonare le certezze ed andare avanti. E tutto ciò è anche divertente! |
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